Il modulo introduce e approfondisce i fondamenti di economia dell’informazione applicati al tema del pricing. Dopo una cornice introduttiva su potere di mercato e ruolo dell’informazione, il percorso distingue tra: (i) prezzi non uniformi; (ii) prezzi non lineari (tariffe in due parti, sconti a blocchi, scaglioni); (iii) discriminazione di prezzo (di primo, secondo e terzo grado). Si analizzano le condizioni per la discriminazione (potere di mercato, informazione/inferenza sulla disponibilità a pagare, limitazioni alla rivendita) e le principali pratiche: coupon e auto-selezione, versioning e qualità differenziata, bundling e tying, abbonamenti, strategie peak-load. Sono discussi esempi trasversali con attenzione a turismo e cultura (musei, festival, trasporti locali, attrazioni) e implicazioni di benessere e policy.
La discriminazione di prezzo: definizione e fondamento concettuale.
Condizioni necessarie per la discriminazione di prezzo: quando si può discriminare?
Discriminazione di prezzo perfetta (o di primo grado).
Discriminazione di terzo grado: prezzi per gruppi con elasticità diverse.
Confronto tra regimi di prezzo: concorrenza, monopolio a prezzo unico, primo grado, terzo grado.
Strumenti di segmentazione: la discriminazione di terzo grado nella realtà.
Due casi di discriminazione di prezzo: il ruolo del mercato e delle istituzioni.
Profili legali e di policy della discriminazione di prezzo (cenni).
Perché il pricing non lineare: asimmetria informativa, screening e auto-selezione.
Tariffa unica in due parti: ottimo, vincolo di partecipazione e scelta del prezzo marginale.
Tariffa doppia in due parti: vincolo di autoselezione e criterio di design.
Sconti quantità e prezzi/tariffe a scaglioni: altre forme di discriminazione di secondo grado.
Le vendite abbinate: fondamenti e condizioni di attuabilità.
I raggruppamenti misti: quando la scelta tra pacchetto e beni singoli è lasciata ai consumatori.
Le vendite abbinate a pacchetto con un solo prodotto monopolizzato (domande indipendenti).
Vendite abbinate e domande interrelate: come si modifica l’analisi.
Perché l’informazione è limitata e quali sono le conseguenze.
Informazione sulla qualità e “mercati dei limoni”: meccanismi, fallimenti e rimedi.
Garanzie come strumento d’informazione credibile: disegno ottimale, azzardo morale e interazioni con responsabilità legale, reputazione, esperti e standard.
Il modello della trappola per turisti: informazione limitata e costi di search.
Il modello “turisti e gente del posto”: prezzi dispersi con consumatori informati e non informati.
Gli strumenti di informazione comparativa: perché abbassano prezzi e dispersione.
Accrescere α e ridurre prezzi e dispersione: strumenti operativi.
Pubblicità come informazione e come persuasione: distinguere interventi che intensificano la concorrenza da quelli che la ammorbidiscono.
Regola d’ottimo dell’advertising: derivazione, elasticità e metriche operative.
Regola d’ottimo dell’advertising e benessere: alcune riflessioni.
Antifrode e disclosure: disegnare le regole perché l’informazione sia vera, utile e a basso costo.
Griglia operativa per antifrode e disclosure: design, governance e KPI.
Branding, endorsement, rating ed etichette: quando i segnali informano davvero e quando irrigidiscono la domanda.
Brevetti e innovazione: perché proteggiamo le idee, come funziona la protezione, cosa ci dicono i dati iniziali.
Appropriabilità, imitazione e disclosure: cosa dicono i dati.
Strumenti di politica per l’innovazione: premi, contratti di ricerca, joint ventures e brevetti.
Licenze e royalties: quando conviene vendere l’idea.
Tempistica ottima delle innovazioni e struttura di mercato: quando innovare e come la struttura di mercato influenza la decisione.
Oltre il brevetto: mezzi alternativi di protezione e implicazioni di policy.
Strategie per i settori culturali e turistici.
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